Morosito Caffè al Cibus Parma 2018 – Stand Regione Siciliana

Padiglione 08 – Stand C 013

Confermando tutte le attese, alla diciannovesima edizione di
Cibus hanno partecipato 3.100 aziende alimentari che hanno presentato una grande
quantità di prodotti nuovi (oltre 1.300) a circa 82 mila visitatori, tra queste ha partecipato la Morosito Caffè. Straordinaria la
partecipazione degli operatori stranieri, che hanno chiuso molti accordi commerciali.
Presente tutta la filiera, dal campo al supermercato, con gli stand delle associazioni
rappresentative del mondo agricolo e tante insegne della Grande distribuzione, italiana ed
estera. Decine di convegni e workshop hanno preso in esame le tematiche legate al futuro
del comparto agro-alimentare, attirando l’interesse di oltre 1.000 giornalisti, presenti tutte
le testate nazionali, cartacee e televisive.
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione dinamica tra Fiere di Parma e
Federalimentare, con il sostegno di ICE-Agenzia e il contributo fattivo delle Regioni.
“La soddisfazione delle aziende per questa edizione di Cibus è tangibile e prospettica –ha
dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma –perchè conferma le enormi
potenzialità, fortunatamente ancora inespresse, del Made in Italy alimentare. Da un lato, i
buyer di tutto il mondo non vedono l’ora di tornare a Parma per continuare a manutenere e
rinnovare i propri assortimenti, dall’altra le nostre imprese sono altrettanto impazienti di
proporre loro nuove e continue soluzioni per far mangiare sempre meglio i consumatori
internazionali”.
Numerosi gli incontri anche nel corso della quarta e ultima giornata di Cibus. Tra questi, il
convegno di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, intitolato “Next Generation
Chef: l’identità della cucina italiana nello scenario internazionale”. All’evento ha preso
parte anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha detto: “Sta nascendo una
nuova generazione di gastronomi, che deve essere consapevole che il cibo nasce nella
terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato.
Prima di tutto occorre conoscere i territori, poi studiare le tecniche, più naturali possibili, di
coltivazione, allevamento e pesca. Seguono le tecniche di conservazione e trasformazione
in cucina, infine la narrazione al cliente finale. Il tutto permeato dalla Storia, la tradizione e
la cultura che provengono dai territori d’Italia”.
Confagricoltura ha presentato l’associazione per i progetti dell’agro industria
“Agronetwork”, costituita da diverse imprese alimentari, vari centri di ricerca, e
Confagricoltura stessa; una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere
le nostre eccellenze all’estero. Intervenendo alla tavola rotonda odierna sul tema della
filiera del grano duro BIO, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha
affrontato il tema dell’incremento della disponibilità di grano duro biologico nazionale, in
particolare attraverso la valorizzazione dei grani antichi.
Di pomodoro Bio si è occupato l’incontro organizzato da Oi Pomodoro da Industria del
Nord Italia, riferendo che la filiera del pomodoro ha aumentato i controlli, anche oltre
quanto stabilito dalla normativa per la certificazione Bio, al fine di garantire al consumatore
un prodotto biologico salubre, sostenibile e di qualità.
Il tema dei novel food è stato affrontato con il contributo di figure di spicco del mondo
scientifico nel workshop di Confconsumatori che ha illustrato le frontiere della ricerca sui
nuovi cibi, come i cibi a base di insetti e la carne coltivata.
Alla chiusura della 19°edizione di Cibus, i volontari di Banco Alimentare hanno recuperato
tra gli stand diverse tonnellate di cibo, che verranno distribuite a strutture caritative del
territorio.

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